Una vita dedicata alla pasticceria: parlando di Roberto Miranti, conoscendo la sua storia personale e professionale, potremmo dire che è un riassunto completo. Fin dall'età di tredici anni, si è immerso nell'arte della pasticceria, e il suo cammino lo ha portato da giovane apprendista a diventare un punto di riferimento per i dolci a Torino, dove oggi gestisce due punti vendita con il marchio Pasticceria Orsucci.
La sua avventura inizia con una scelta coraggiosa: "Dopo la scuola media, ho deciso di non continuare gli studi. Provengo da una famiglia di commercianti che ha sempre lavorato nei mercati. Un giorno, in piazza, ho parlato con un amico di mio padre, il quale stava cercando un apprendista per il suo laboratorio di pasticceria. Mio padre non era entusiasta di questa idea e sperava che lavorassi con lui. Tuttavia, sono stato testardo e ho scelto di seguire la mia strada, iniziando a lavorare nell'officina del suo amico. Da subito, ho imparato a esplorare diverse sfaccettature del lavoro, poiché mi trovavo in un laboratorio che produceva sia pasticceria industriale surgelata per i bar, sia prelibatezze fresche e artigianali."
Miranti ha preso la decisione giusta e da allora non si è mai fermato. Oggi le sue creazioni sono ammirate a Torino, in due punti vendita situati in via Borgaro 65 e via Salbertrand 41, che offrono un'ampia gamma di monoporzioni, bignè, torte, grandi lievitati, croissant e altro ancora.
Ripensando alle sue prime esperienze e ai maestri che hanno influenzato la sua crescita professionale, Roberto Miranti ha un nome che gli è particolarmente caro: "Desidero ringraziare Emmanuele Forcone, colui che mi ha indirizzato e formato attraverso corsi e insegnamenti privati. Siamo ancora amici oggi, ci sentiamo spesso e confrontiamo le nostre idee. Un altro punto di riferimento fondamentale è la Confederazione Pasticceri Italiani, di cui sono presidente della delegazione piemontese, sotto la presidenza nazionale di Angelo Musolino. Infine, ammiro molto il maestro Iginio Massari, che ha contribuito a elevare il prestigio dell'Italia nel mondo della pasticceria."
Grazie a queste influenze, Miranti ha sviluppato una propria identità come artigiano del dolce: "Uno dei nostri punti di forza è sicuramente la croissanteria molto ricercata e unica. Dedichiamo molta attenzione alla scelta delle migliori materie prime e ci distinguiamo dai colleghi proponendo prodotti innovativi. Ho sviluppato la mia idea di pasticceria moderna basandomi sugli insegnamenti di Forcone, cercando di aggiungere un tocco personale e originale a ogni ricetta, anche quando partiamo da preparazioni classiche."
Ma cosa significa per Roberto Miranti rendere il classico più moderno? "Per me, significa andare oltre la semplice ripetizione delle ricette tradizionali e reinterpretare i prodotti con una visione contemporanea. Rivedere e adattare le ricette per soddisfare i gusti del mercato attuale. Ad esempio, per i bignè, a Torino si usava il fondant per decorarli. Io ho scelto di utilizzare una crema al posto del fondant di zucchero. Credo sinceramente che questa differenza offra un'esperienza di degustazione più piacevole e mi permetta di ridurre la quantità di zucchero, offrendo un'estetica più innovativa e adatta al mercato di oggi."
Ha da poco pubblicato un libro intitolato 'Mono Ispirazioni', che ha la prefazione di Forcone. Per il futuro, Roberto Miranti ha già molte cose in programma: "Desidero diventare membro dell'associazione APEI - Ambasciatori Pasticceri dell'Eccellenza Italiana, per poter interagire con altri grandi professionisti che ne fanno parte e continuare a imparare e crescere ogni giorno. In un campo come la pasticceria, la formazione continua è essenziale e non si smette mai di imparare."